Dinamica imbattibile degli spazi espositivi
La grande villa, contemplata tra i beni culturali architettonici di Regione Lombardia, sorge al limite del centro urbano del comune di Calcinato (Bs). Venne progettata nel 1972 dall’architetto Fausto Bontempi per l’artista Claudio Caffetto che museologizza lo spazio abitativo elevando una parte di casa a spazio espositivo e rendendola non solo un luogo di abitazione ma anche un luogo di incontro di artisti internazionali.
L’edificio si adagia nelle pieghe della variabilità morfologica della collina, fondendovisi con forte espressività e diviene esso stesso paesaggio. Il paesaggio penetra all’interno della villa in più direzioni. Gli spazi architettonici, attraverso le vetrate a parete o soffitto, captano le prospettive d’intorno e viceversa gli spazi architettonici sembrano esplodere verso il cielo. Ambienti posti a nord riescono ad essere costantemente illuminati attraverso incredibili lucernari, quelli ad ovest proiettano spigoli verso est catturando l’alba.
Stretto il rapporto tra l’architettura e il giardino circostante permeato da terrazzamenti con fioriere, rampicanti, terrazzamenti, giardini pensili. La progettazione si è sviluppata tutta nella logica della provocazione, della dinamica, della centrifugazione e dello sconvolgimento dei canoni.
È una casa senza facciata, o meglio è una casa dalle infinite facciate, un’architettura che non è protezione, che dell’abitare non coglie i momenti tradizionali e rilassanti delle relazioni come cucinare, riposare e svagarsi, piuttosto ne coglie i potenziali del vivere in movimento, dell’immaginare e del
suggestionarsi. I riferimenti classici alla hall, zona giorno e zona notte non sono più adeguati alla pianta esplode in percorsi, rampe, sporti, feritoie, trasparenze, ponti sospesi, pensiline.
Anche l’uso dei materiali e le loro correlazioni sono inusuali: setti portanti e pilastri in cemento armato, facciata in cemento a vista, legno e lastre in pietra, coperture a falde, con manto metallico, serramenti in legno o metallo verniciato, pavimenti in ardesia a spacco lucidata a cera con preziosi incastonamenti in marmo rosa di Asiago per gli interni e in ardesia naturale e rosso Verona per gli esterni. Più che una casa un percorso sperimentale, percettivo e immersivo attraverso il quale si può procedere da un luogo funzionale all’altro, attraverso plurime interrelazioni e compenetrazioni di spazi.