Architetture in Movimento
Tour guidato di Villa Caffetto con performance di danza
20.06
Orari tour: 17.00 – 18.00, 18.15 – 19.15, 19.30 – 20.30
Evento organizzato dall’Associazione Echo Raffiche, in collaborazione con WHYNOT e l’artista Giuliano Cataldo Giancotti
Villa Caffetto è lieta di presentare “Architetture in Movimento”, un evento unico che combina un tour guidato della villa con una straordinaria performance di danza lungo il percorso espositivo della mostra “Architetture del Tempo”.
Durante la visita sarai condotto attraverso il giardino e le stanze della villa e ti verranno svelati affascinanti dettagli sulla sua storia e architettura. Sarai immerso nell’atmosfera suggestiva di questo luogo intriso di cultura e creatività, dove si trovano temporaneamente esposte le sculture dell’artista Giuliano Cataldo Giancotti, parte della mostra “Architetture del Tempo”.
Lungo il percorso di visita avrai l’opportunità di assistere alle straordinarie performance di danza intitolate “Lost in Graces”. In queste esibizioni, le danzatrici si muoveranno armoniosamente tra le sculture in mostra, creando un dialogo visivo e sensoriale con le opere d’arte. Questo connubio di danza e scultura permette di offrire una prospettiva unica e affascinante, rendendo la visita a Villa Caffetto ancora più coinvolgente e memorabile.
Performance Lost in Graces
Un progetto a cura di WHYNOT e Giuliano Giancotti
Performers: Federica Mocchetti, Marika Di Remigio, Sara Fraschini e Serena Mocchetti
Cariatidi danzano in circolarità, la gentilezza è un ciclo, più la esercitiamo, più ci fa evolvere. La perdita del sé è un atto mancato di gentilezza nei propri confronti. Perdersi, cercare, ritrovarsi. Inizia il viaggio.
Lost in Graces è una performance a cura di WHYNOT con la collaborazione dell’artista Giuliano Giancotti. Le opere dello scultore esplorano, tra le varie tematiche, il viaggio alla riscoperta del sé in rapporto con gli altri e la liberazione dagli stereotipi della figura femminile, concetti enfatizzati dalla performance delle danzatrici di WHYNOT che decidono di ispirarsi alla figura delle tre Grazie, emblema e stereotipo della bellezza e della grazia femminile ma in questo caso in una versione 3.0 e inedita. La performance ha la necessità di rompere con il passato e liberarsi dai preconcetti per dar vita ad un nuovo futuro. In lost in Graces le danzatrici pongono l’attenzione sull’interiorità, intesa anche da Giancotti come l’intima e continua ricerca del sé e della propria emancipazione, andando successivamente oltre alla propria e personale sfera emotiva, confrontandosi anche con l’esterno, uscendo dalla propria zona di comfort. Al di fuori cosa c’è? Come viene percepito il mio corpo? Come viene percepita la mia figura? Come la mia interiorità diventa esteriorità e in che modo viene comunicata? Il lavoro diventa quindi una continua comunicazione tra interno ed esterno, tra materiale e spirituale, tra corpo e materia, andando a scardinare e contemporaneizzare concetti culturali e tradizionali.
Organizzatori
Echo Raffiche è un’associazione culturale bresciana che è nata nel 2020 come magazine online di giovani per offrire approfondimenti indipendenti in sei macro-categorie: Ambiente, Arte e Cultura, Brescia, Internazionale, Psicologia e Società. Durante il periodo pandemico le prospettive lavorative sconfortanti e il crollo del mito della produttività hanno acceso il nostro bisogno intimo di creare uno spazio espressivo libero e vivace. Echo Raffiche è un progetto che assume la forma di chi ne fa parte – di chi scrive, di chi illustra, di chi gestisce la comunicazione e di chi progetta – e che è sempre aperto ad interfacciarsi con nuove realtà territoriali e sociali.
WHYNOT è un progetto che utilizza il linguaggio artistico per creare performance e attività di intrattenimento culturale attraverso collaborazioni con spazi, enti e artist*.
Dietro ogni atto performativo c’è una ricerca di movimento, una cura artistica e creativa rispetto al contesto e al luogo che ci ospitano.
Giuliano Cataldo Giancotti è nato a Berna, in Svizzera. Si è diplomato con 110 e lode in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua ricerca artistica lo ha portato a diventare uno dei pionieri tra i giovani artisti italiani nell’utilizzo del ferro. La sua produzione artistica comprende sculture tradizionali, opere che interagiscono con flussi luminosi e paesaggi tridimensionali ispirati da schizzi di viaggio.